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mercoledì 28 dicembre 2011

IL MIGLIOR DISCORSO CHE POTRAI MAI ASCOLTARE


Questa sera voglio consigliarvi questo video che personalmente trovo fantastico. Si tratta infatti di una conferenza tenutasi in un college americano da un attivista che mette ogni giorno la propria vita a rischio per salvaguardare i diritti degli animali e per mettere le persone al corrente dei soprusi che gli animali sono costretti ogni giorno a subire solo per soddisfare i piaceri del palato umano.
Ebbene, stasera spegnete la tv, mettevi comodi e dedicate un'oretta del vostro tempo per ascoltare cosa ha da dire quest'uomo. Fatelo. Per il vostro bene. Per quello del pianeta. Per quello di tutte le creature terrestri.

martedì 6 dicembre 2011

Torta albicoccole e carote!

Ieri è stata una di quelle tipiche giornate uggiose in cui la pioggia e il freddo non fanno altro che impigrirti e farti rimanere in casa a fare "il nulla", ma io da buona golosa ho deciso di preparare questa torta che già mi ronzava in testa da un pò di tempo dopo aver visto la ricetta sul giornalino che danno quando vai a fare la spesa al naturasì.
La ricetta è la seguente, anche se io non avendo la mezza banana ho usato al suo posto un pò di fecola di patate:
-150 gr di carote grattugiate
-50 gr di mandorle tritate (meglio con mezzaluna per non farle troppo sottili)
-125 gr di zucchero grezzo di canna
-250 gr di farina (ho usato quella bianca di farro)
-mezzo bicchiere scarso d'olio di semi di girasole spremuto a freddo
-scorza e succo di mezzo limone
-un vasetto e mezzo di yogurt si soia bianco o all'albicocca
-qualche albicocca essicata

Mescolate le carote con lo zucchero, le mandorle, il limone, lo yogurt e la banana schiacciata.
Aggiungete lentamente la farina, l'olio e le albicocche fatte a pezzettini.
Agggiungere il lievito e mescolate ancora bene il tutto. Ungete e infarinate una teglia per torte e rovesciarvi l'impasto. cuocere per circa 35 minuti in forno caldo a 180°. Spolverare il dolce con zucchero a velo e mandorle tritate.

Una vera delizia! ;)

venerdì 18 novembre 2011

Biscottuzzi secchi al vino rosso...

Biscotti secchi al vino rosso

Premetto che adoro il vino rosso! Lo metterei ovunque, e da buona "veg-m'briachessa" (come si direbbe a Napoli :)) non potevo non sperimentare anche i biscotti secchi al vino!
ho dimezzato le dosi della ricetta originale perchè volevo vedere prima come sarebbero venuti senza sprecare quintali di farina inutilmente come mi è capitato in altre ricette ( e vabbè che volete fa, sono una veg cuoca alle prime armi, abbiate pietà)
risultato? sono venuti proprio buoni!! come al solito, anche l'unico carnivoro superstite della casa, ha apprezzato!! ;) 

la ricetta è la seguente, ma con le dosi dimezzate e con i tempi di cottura diversi, per il mio forno ventilato sono bastati 20 minuti circa...
p.s. potete usare anche lo zucchero grezzo di canna per l'impasto e magari cospargere la superifice con quello di canna tostato (quello trasparente leggermente marroncino) , verranno leggermente più amari ma sicuramente più salutari. Inoltre vi consiglio di tritare le nocciole manualmente (con una mezzaluna o altro) perchè quando si masticano i biscotti le nocciole si devono sentire!

  • 500 g di farina
  • 150 g di nocciole tostale e spellate
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • 1 bicchiere di zucchero più 2 bicchieri per decorare le ciambelle
  • 1 bicchiere di olio di semi
  • Un pizzico di sale
Disponete la farina a fontana su di un piano di lavoro infarinato. Versate al suo interno lo zucchero, un pizzico di sale e l’olio e con una forchetta amalgamate i due ingredienti. Aggiungete il vino ed iniziate a richiamare la farina dai bordi. Quando l’impasto inizia ad assumere una certa consistenza, iniziate a lavorarlo con le mani e, quando risulterà omogeneo, aggiungete le nocciole. Raccoglietelo, quindi, a palla e tagliatelo a strisce di medie proporzioni, che schiaccerete leggermente. Cospargete di zucchero un lato dei biscotti, passandoli in un piatto nel quale avrete messo i due bicchieri di zucchero rimasti. Disponetele sulla placca del forno (che avrete precedentemente coperto con carta da forno) con la parte zuccherata rivolta verso l’alto. Fate cuocere in forno già caldo per circa 50 minuti a 180°C.
fonte ricetta: veganriot

sabato 12 novembre 2011

LA STORIA DELLA MUCCA CHE PIANSE AL MATTATOIO



Non mi vergogno di piangere di fronte ad avvenimenti simili. piangere vuol dire provare empatia non solo di fronte ad altri uomini ma di fronte a tutto il creato, animali compresi. e provare empatia mi fa sentire più "umana"...
L’articolo che riproponiamo a seguire, e che trovate anche qui , apparve per la prima volta su un giornale cinese per essere poi ripubblicato anche da un magazine macedone.
"Per un mattatoio di Hong Kong, era una giornata abbastanza normale, finché una mucca che stava per essere macellata cadde in ginocchio e cominciò a piangere!" La gente pensa che gli animali non piangano, ma questo animale stava piangendo come un bambino "- ha detto Billy Fong ai giornalisti di Hong Kong. "Attorno c’erano dieci uomini che traggono il proprio sostentamento attraverso la macellazione degli animali. E dai loro occhi, le lacrime cominciarono a fluire. La gente era talmente toccata da decidere di acquistare la mucca. Successivamente tale mucca fu donata ad un tempio buddista, dove poté il vivere il resto della sua vita in pace ".

Questa storia della mucca che piange ebbe inizio quando questo grosso animale veniva trasportato verso il macello. Quando si avvicinarono al macello, improvvisamente l'animale cadde a terra, sulle sue zampe anteriori. Poi, le sue lacrime iniziarono a fluire. "Quando vidi l'animale cominciare a piangere con tristezza e paura nei suoi occhi, ho iniziato a tremare," - ha detto il macellaio. "Chiamai gli altri che divennero tanto stupiti quanto me. Cominciammo a tirare e spingere l'animale, ma non volle saperne di spostarsi. Sedeva a terra e piangeva. Mi si rizzarono i peli, perché l'animale reagiva come un essere umano. Ci guardammo in faccia e sapendo che nessuno di noi sarebbe stato in grado di ucciderlo, avremmo dovuto decidere cosa fare con lui ".

Infine, dopo lunghe discussioni, decisero di raccogliere i soldi per mandare l'animale a riposarsi, per tutta la vita, con dei sacerdoti buddisti, che non hanno nulla contro le mucche. "Non fummo in grado di smuoverlo da lì finché non gli promettemmo che non sarebbe morto. Poi si alzò e venne con noi. Potete crederci oppure no, ma questa è la verità, anche se sembra strano. Sembrava che questo grande animale avesse capito ogni parola da noi pronunciata, "- disse il Sig. Tat Nin. Per alcuni impiegati del macello, questo incidente fu decisamente troppo.

Il Sig. Fong ha detto: "Tre operai, subito dopo aver assistito a questa scena, si licenziarono. Dissero che non sarebbero stati mai più in grado di uccidere un animale, perché avrebbero sempre ricordato quella mucca, e come le sue lacrime scorrevano lungo il suo muso dai grandi occhi tristi."
fonte: petslife.tv

sabato 5 novembre 2011

CREMA VISO IDRATANTE FAI DA TE!!!


Ingredienti:
  • 1 cucchiaino di gel di aloe
  • 5 gocce di olio di sesamo
Preparazione:
_Metti il gel d'aloe sul palmo della mano e aggiungi l'olio di sesamo. Emulsiona gli ingredienti con le dita fino ad ottenere una cremina densa. Crea il composto ogni volta poco prima dell'uso.
Uso:
Applica sul viso con un leggero massaggio circolare, insistendo sul contorno occhi.
Il gel d'aloe è lenitivo, idratante, rigenerante e rinfrescante. L'olio di sesamo ha proprietà emollienti, antiossidanti e seboregolatrici. Viene assorbito bene anche dalle pelli più grasse.

lunedì 31 ottobre 2011

VIVISEZIONE E CONSUMO CONSAPEVOLE


I LAGER NON SONO SOLTANTO QUELLI UMANI. CI SONO ANCHE LAGER DEGLI ANIMALI, COME QUELLO DI GREEN HILL A MONTICHIARI. SONO LUOGHI DOVE GLI ANIMALI VENGONO TENUTI IN ENORMI CAPANNONI PER POI ESSERE PORTATI A SUBIRE ORRIBILI MUTILAZIONI SENZA ANESTESIA. UNA VITA D'INFERNO. LA VIVISEZIONE NON è UNA COSA LONTANA DAL NOSTRO QUOTIDIANO, NOI FINANZIAMO QUOTIDIANAMENTE LA VIVISEZIONE COMPRANDO TUTTE LE MARCHE DI DETERSIVI, SAPONI, COSMETICI, PRODOTTI CHE TROVIAMO QUOTIDIANAMENTE NEI SUPERMERCATI. SE SCEGLIAMO DI ACQUISTARE PRODOTTI NON TESTATI AIUTEREMO IN PRIMA PERSONA QUESTI ANIMALI. SE NON LO FACCIAMO E IGNORIAMO IL PROBLEMA PERCHè TANTO NON CI TANGE MINIMAMENTE SIAMO RESPONSABILI DEL PROBLEMA. QUESTA è LA LISTA DEI PRODOTTI NON TESTATI SU ANIMALI  lista prodotti cruelty free
ANCHE SE SU QUALCHE PRODOTTTO TROVIAMO SCRITTO "NON TESTATO SU ANIMALI" NON VUOL DIRE NULLA. STAMPATEVI LA LISTA DI QUESTI PRODOTTI E ANDRETE SUL SICURO. IN INTERNET ORMAI CI SONO DIVERSI SITI CHE PROPONGONO SOLUZIONI ECONOMICHE PER LA REALIZZAZIONE CASALINGA DI DETERSIVI E COSMETICI come questo: biodetersivi faidate  (per i detersivi) e questo per i cosmetici  /saicosatispalmi.org  . ce ne sono tantissimi altri sul web basta digitare "detersivi ecologici fai da te" o "cosmetici ecologici  fai da te" e se ne troveranno a valanghe! diffondiamo questo appello per non costringere più degli essseri indifesi a torture atroci solo per nostra ignoranza! il potere è nelle mani dei consumatori. SE VOGLIAMO CAMBIARE LE COSE DOBBIAMO AGIRE!!!


                                striscia la notizia intervista le "persone" che lavorano a greenhill






giovedì 27 ottobre 2011

COLTIVAZIONE BIO DEL CAVOLFIORE!!

Una delle mie blogger preferite è sicuramente Erbaviola http://www.erbaviola.com/2011/10/25/ottobre-di-cavoli-verze-c.htm che con i suoi consigli sull'orto mi fa letteralmente impazzire e senza di lei forse sarei un pochino più pigra nel fare le cose.vedere i risultati che ottiene mi incoraggia notevolmente all'autoproduzione!!! inoltre in questo video scoprirete come eliminare in maniera naturale gli insetti "cavoliferi" e anche che le foglie del cavolo NON SI BUTTANO ASSOLUTAMENTE ma vanno mangiate perchè contengono tutte le proprietà dei cavoli e anzi, posso essere anche utilizzate come maschere per il viso!!!e allora senza perderci troppo in chiacchiere vi lascio il suo ultimo intervento nella trasmissione Geo&Geo del 26 ottobre sull'autoproduzione dei cavoli!!! Buon incavolamento a tutti!!! :)))


sabato 5 marzo 2011

l' autoproduzione ci renderà liberi!

http://eccocosavedo.blogspot.com/2009/09/autoproduzione-come-tagliare-i-fili-dal.html

ma perchè a volte siamo così ottusi? perchè non ci informiamo per cercare di vivere la vita in maniera migliore, senza problemi di stress, fretta, costante paura di non arrivare alla fine del mese? a volte la soluzione è più semplice di quanto si possa pensare e sta ad esempio nell'autoproduzione. Autoprodursi un deodorante, un bagnoschiuma, uno shampoo per capelli, può sembrare una stupidaggine, ma un gesto del genere  rappresenta il primo passo verso una crescente CONSAPEVOLEZZA di noi stessi e delle nostre azioni quotidiane. attraverso l'autoproduzione si impara a riconoscere la propria TOTALE indipendenza da tutto ciò che in questo momento ci rende schiavi. parlo soprattutto dei supermercati che nei quali regna sovrano IL VUOTO, L'INUTILITA', IL SUPERFLUO, sono nient'altro che dei contenitori di alimenti che provocano malattie; parlo soprattutto degli scaffali in cui dominano tutti i cibi raffinati: pasta bianca, pane bianco, biscotti i cui ingredienti  principali  sono lo zucchero bianco e la farina bianca, autentici VELENI per il nostro corpo (http://www.criticamente.it/upload/dl/Salute/LO_ZUCCHERO_BIANCO.pdf), per non parlare poi delle marche più famose dietro cui si nascondono crimini ancora poco conosciuti quali la vivisezione, lo sfruttamento del lavoro, passando poi per il banco dei "salumi" dove ordinando all'inserviente: "un etto di mortadella per favore!" non si ha la consapevolezza che dietro quella parola, "mortadella" si cela l'uccisione di un essere senziente, capace di provare emozioni come noi, che è stato costretto a vivere tutta la sua vita in una gabbia e ingozzato di antibiotici per non farlo ammalare (che noi, a nostra volta, ingeriremo), proprio per quello "stile di vita" che gli hanno imposto. e allora le domande sono due: vogliamo continuare a vivere come delle amebe, continuamente raggirate dalle "grandi marche" che ci promettono chissà quali vantaggi economici facendoci soltanto avvelenare oppure vogliamo per prima cosa, PENSARE AD OGNI NOSTRO SINGOLO GESTO e cominciare a darci da fare per produrci noi stessi il nostro cibo, le cose che usiamo quotidianamente, scoprendo poi che non ci servono 4 deodoranti e 5 diversi tipi di shampoo per star bene con noi stessi ma una semplice cosa: la consapevolezza!

mercoledì 2 marzo 2011

orto naturale

oggi vi propongo la visione di un video realizzato nella provincia di Palermo nel quale dei ragazzi sperimentano l'agricoltura naturale, vale a dire un metodo che non prevede l'uso di zappe, fertilizzanti chimici, diserbanti e robaccia del genere. sono dei piccoli esperimenti che ci dimostrano in che modo la natura non abbia bisogno di nessuna forzatura per donarci i suoi frutti!!
parte 1: http://www.youtube.com/watch?v=yZsDo0Z0GzM&feature=related
parte 2: "esperimenti" http://www.youtube.com/watch?v=DYmZ6XBIPnY&feature=related

Salve a tutti!

questo blog sarà un'estensione della pagina Facebook "Lavarsi i capelli con la farina di ceci" http://www.facebook.com/pages/LAVARSI-I-CAPELLI-CON-LA-FARINA-DI-CECI/298712067256